Benvenuti nel mio blog personale. Buon 2012.

domenica 24 giugno 2012

Già visto (Milano 1976). Vuoi lavorare? Denuncia l'Alfa Romeo... e l'Ufficio di Collocamento.

Bisogna lavorare. Bisogna. A 24 anni, dopo una vita da militante a tempo pieno, ci si accorge di essere giunti ad una fermata. Chi fa politica onestamente e liberamente non campa. Se poi è giovane... Febbraio 1976, mi iscrivo all'Ufficio di Collocamento, a Milano, deciso a trovar lavoro. Abbandonata scuola e tutto, per la rivoluzione, mi ritrovo col solo titolo di terza media. E il lavoro, in una Milano dove da un giorno all'altro qualcosa esiste sempre, non arriva.
In sede centro, Via de Cristoforis, Paolo, in estate mi chiede: “Lele, ma tu sei iscritto all'Ufficio di Collocamento...?”. “Certo”, rispondo. “Allora sentiti con Civitelli, perchè c'è in corso una causa...”. Mi presento nello studio dell'avvocato Civitelli, del nostro collegio legale, e salta fuori una magagna dove c'è di mezzo l'Alfa Romeo. Viene settembre e, al Tribunale del Lavoro va avanti l'istruttoria. I fatti: trecento assunzioni Alfa fuorilegge, attraverso l'Ufficio di Collocamento, saltando le graduatorie, con accordi diretti Ufficio del Personale Alfa e direzione del Collocamento. Ogni giorno, costituito un Comitato Disoccupati, ci presentiamo in gruppo, ragazze e ragazzi iscritti nelle liste, per sostenere la causa e ottenere risultati. Che arrivano. Basta poco più di un mese che i fatti sono accertati, l'Alfa condannata, il direttore dell'Ufficio Collocamento rimosso e condannato. Il 23 ottobre, a graduatorie in funzione, sono tra i primi chiamati. Ho più possibilità di scelta. Opto per una situazione dove forse comprendono quello che ho vissuto in anni di politica, pur avendo formalmente solo la terza media. Un posto pubblico a fianco della piccola università, IULM, che fino allora non conoscevo. Il lavoro, senza raccomandazioni, è arrivato. C'è voluta un po' di lotta, ma per noi, questo, era fatto quotidiano, diurno e notturno. Pochi giorni dopo, nel ponte dei primi di novembre, a Rimini, si va al convegno nazionale di LC. Si comprende la fine. L'ho anticipata, trovando un posto di lavoro. Gli anni seguenti si potranno affrontare meglio. Lavorando, studiando, scrivendo, viaggiando, considerando. Grazie, Alfa Romeo/FIAT. Continua a commettere errori. Escludendo, emarginando. Che prima o poi, li paghi.
(Post suggerito dalla condanna Alfasud/FIAT di Pomigliano d'Arco, giugno 2012, per discriminazione operai sindacato FIOM. La foto, con vetture d'epoca Alfa, è da Feltre Autoshow. Nel 1976, durante i fatti narrati, abitavo a poca distanza da Alfa Portello, in Via Console Marcello, zona Sempione, ma non ho considerato, nonostante la sentenza favorevole citata, di lavorare lì. Negli anni successivi, nell'ambito della ristrutturazione FIAT, il Portello è stato il primo stabilimento ad essere chiuso, con spazi ceduti all'Ente FieraMilano.)


CANZONE
Anche se è lunga, qui ci sta Pensieri e Parole di Lucio Battisti;
Che ne sai di un bambino che rubava 
e soltanto nel buio giocava 
e del sole che trafigge i solai, che ne sai 
e di un mondo tutto chiuso in una via 
e di un cinema di periferia 
che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai. 
Conosci me la mia lealtà 
tu sai che oggi morirei per onestà. 
Conosci me il nome mio 
tu sola sai se è vero o no che credo in Dio. 
Che ne sai tu di un campo di grano 
poesia di un amore profano 
la paura d'esser preso per mano, che ne sai 
l'amore mio 
che ne sai di un ragazzo perbene 
è roccia ormai 
che mostrava tutte quante le sue pene: 
e sfida il tempo e sfida il vento e tu lo sai 
la mia sincerità per rubare la sua verginità, 
sì tu lo sai 
che ne sai. 
Davanti a me c'è un'altra vita 
la nostra è già finita 
e nuove notti e nuovi giorni 
cara vai o torni con me. 
Davanti a te ci sono io 
dammi forza mio Dio 
o un altro uomo 
chiedo adesso perdono 
e nuove notti e nuovi giorni 
cara non odiarmi se puoi. 
Conosci me 
che ne sai di un viaggio in Inghilterra 
quel che darei 
che ne sai di un amore israelita 
perché negli altri ritrovassi gli occhi miei 
di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita. 
Che ne sai di un ragazzo che ti amava 
che parlava e niente sapeva 
eppur quel che diceva chissà perché chissà 
si tu lo sai 
adesso è verità. 
Davanti a me c'è un'altra vita 
la nostra è già finita 
e nuove notti e nuovi giorni 
cara vai o torni con me. 
Davanti a te ci sono io 
dammi forza mio Dio 
o un altro uomo 
chiedo adesso perdono 
e nuove notti e nuovi giorni 
cara non odiarmi se puoi. 

testo da www.angolotesti.leonardo.it

martedì 19 giugno 2012

Pensa un po'... riecco Lotta Continua. Post Duemila.

E scopro che, da Torino, c'è una Lotta Continua di ritorno. Senza nostalgia del passato, pare dicano i responsabili del nuovo corso post duemila. Certo che, se le idee non muoiono mai, anche la nostalgia non è peccato. Basta prendere il buono, sapendo distinguere dal cattivo. È qui il difficile. Basta non rubare, non voler arrivare al denaro e al potere. Nè servi, nè padroni. Auguri ai nuovi pionieri, che fanno un giornale a stampa e hanno un sito internet che cito. Ciao Ciao. ...Che tanto la lotta, come insegna la vita, è continua.
Vedi: http://www.lotta-continua.it/

E mettiamoci anche a' canzone:

Siamo operai, compagni, braccianti
e gente dei quartieri
siamo studenti, pastori sardi,
divisi fino a ieri!

 Lotta! Lotta di lunga durata,
 lotta di popolo armata:
 lotta continua sarà!

L'unica cosa che ci rimane
è questa nostra vita,
allora compagni usiamola insieme
prima che sia finita!

 Lotta! Lotta di lunga durata...

Una lotta dura senza paura
per la rivoluzione
non può esistere la vera pace
finchè vivrà un padrone!

 Lotta! Lotta di lunga durata...
(da Canzoniere Pisano - http://www.ildeposito.org)