Avremmo mai pensato, anche quasi ieri, di trovarci in una crisi generale di queste proporzioni? Doveva essere solo per il 2008-2009, e anche il 2010 è una frana. A pochi mesi dal 2011, non restano tante speranze.
In sintesi:
- manca il lavoro;
- quello che c'è è sottopagato;
- le banche continuano ad essere assenti, nel dare soldi, e mai così presenti nel chiederne;
- le amministrazioni pubbliche piangono miseria;
- i residuati umani che fanno politica in Parlamento pensano a tutt'altro;
- chi innova, tenta, prova, crea, costruisce, inventa, fa... è lasciato da solo.
Fortunatamente, da piccolo, sono cresciuto in una casa con il solo caminetto, anche per cucinare; l'acqua era nella fontana in piazza; in casa c'era il secchiaio; e il cesso era nell'orto.
Più che vaccinato.
Ciononostante, è meglio non accettare come destino quello della povertà imposta.
Intanto, rifiutando per volere e necessità tanti simboli attuali, a partire dall'automobile, pedalo.
L'ultimo giro, con foto qui sotto, è stato il 12 ottobre a Cima Grappa. La foto sopra l'ha scattata Francesco, in Piazza Maggiore a Feltre.
giovedì 28 ottobre 2010
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