I sessanta giorni trascorsi a Palermo, alla caserma Scianna, furono sufficienti per farmi amare la città. Europea, bella, aperta, intelligente. Ancora, qualche angolo da sistemare. Ma, dal Teatro Politeama, a tutto, era magnifica. Moderna. Ho ancora il ricordo dello spada che, con i pochi soldi della decade, riuscivo ogni tanto a mangiare alla Vucciria. Da lì, Guttuso. Da lì, la lettura e l'ammirazione per Leonardo Sciascia. Dal 1972, non sono più riuscito a rivederla, Palermo.
*Tetti di Palermo, 1985, Renato Guttuso. Da www.guttuso.com
giovedì 15 settembre 2011
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