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mercoledì 27 luglio 2011

Un futuro sui pedali. Nelle Dolomiti. Non solo per salute e benessere.

Un futuro sui pedali, in giro per le Dolomiti ad indicare itinerari cicloturistici e, ogni giorno, come scelta, come vita?
Da piccolo, non avevo la bicicletta, come Irish della canzone New Trolls (Signore io sono Irish, Mannerini-De Scalzi-De Andrè).
In Via Saldini, a Milano, la prendevo in prestito dai Missionari Comboniani. Scavalcavo il cancello, andavo a scuola alla Tiepolo di Piazza Ascoli, la bici in custodia dagli spazzini, nel deposito dietro la scuola. Finite le lezioni, erano delle medie inferiori, pedalavo per casa, Via Moretto da Brescia, riscavalcavo il cancello di Via Saldini e depositavo la bici. Ritenevo il fatto una specie di paga, per le messe che servivo e commentavo. Fino a quando, un fratello comboniano si presentò a casa dicendo ai miei che rubavo biciclette. Da allora, tredici anni, non ho più servito messa. Forse, da allora, a messa, non ci sono più andato.
A Milano, negli Anni Settanta, mi diedero una vecchia e scassata bici, abbandonata davanti casa di un amico. La trasformai in serissima bici da città, nera, con borse laterali e portapacchi. Da lì partirono un paio di Bicifestazioni, così le chiamai, per piste ciclabili, ambiente, eccetera. Ma non si riusciva, a Milano, nemmeno a respirare camminando. Figuriamoci pedalando.
La bici, tornò non appena messo piede a Feltre e Dolomiti. Una Fetre/Belluno, subito (1988?) per ritirare la patente di una suocera, in Prefettura. Poi, in compagnia, anche con furgone di sostegno, da Passo Cimabanche, Cortina, a Dobbiaco, Brunico, Val Aurina per la Vetta d'Italia. Arrivai ultimo, con la mia biciclettina nuova da passeggio, ma arrivai.
Nel '93, inventatomi editore (Feltre Mese poi AGD2000-Agenzia Giornalistica delle Dolomiti), uscì un libriccino di Percorsi in Bicicletta, da Feltre. Esaurito in poco tempo nelle edicole.
Eccoci qua, dunque, oggi. Solo a piedi e in bicicletta.
Vita cambiata.
Basta motori: auto, furgone, roulotte, moto... Basta spese inutili. Basta ricatti. Basta doveri per multe, parcheggi, autostrade, meccanico, gomme, assicurazione, tassa di proprietà. C'è da spostare una macchina? E chi se ne frega, mia non è.
Pedali non solo per salute e benessere, (senza sicurezza e piste ciclabili, in bici si rischia ancora la vita) ma, nel mio caso, per lavoro.
Bicicletta e Dolomiti (www.bicidolomiti.blogspot.com), con pochi percorsi pubblicati, è il blog più seguito sugli 84 che sto gestendo. Spero di farcela. Nei prossimi anni. A pedalare in lungo e in largo, in alto e in basso, tra le Dolomiti.
Ciao.
Nelle foto: Roberto Zito mi ha ripreso il 25 maggio, passaggio Giro d'Italia a Feltre, con Nicolò,  figlio maggiore, 21 anni il 28 agosto. Sotto: bici da spesa e trasloco in Piazza Maggiore, Feltre.