venerdì 20 luglio 2012
Appuntamento con la storia. La Ballata del Pinelli. Questura di Milano, 1969.
(Scritto il 12 dicembre 2011, recuperato oggi.) Certo, son passati tanti anni. Dignità. dolore, incontro, tra chi ha sofferto. Ma, resta un ma, un, il, dubbio. Dell'inutilità delle morti, quando si rende inutile la vita. Nel 1969, questa notte, moriva Giuseppe Pinelli. Era sotto tutela, nella Questura di Milano. Nessun cittadino, vorrebbe e dovrebbe morire, quando è sotto custodia. Tra polizia e carabinieri. Che hanno il compito di difenderlo, il cittadino.
Pubblicheremo, su questo blog, le immagini di importante civiltà di Gemma Capra e Mario Calabresi, moglie e figlio di Luigi, il Commissario. Di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Ovidio Bompressi, condannati per l'omicidio del Commissario Luigi. Immagini riprese durante i processi.
In questo diario/internet, che balza da un anno all'altro, da un decennio all'altro, questa sera, questa notte, vogliamo per ora riscrivere la sola Ballata del Pinelli, cantata da Pino Masi. perché da lì, da quella morte a Milano, in Questura, si dipartono le tante difficoltà a comprendere, a comprendersi.
LA BALLATA DEL PINELLI
Quella sera a Milano era caldo
Calabresi nervoso gridava
Tu Lograno apri un po' la finestra
ad un tratto Pinelli cascò.
"Scior questore io ce l'ho già detto
le ripeto che sono innocente
Anarchia non vuol dire bombe
Ma giustizia nella libertà".
"Poche storie confessa Pinelli
c'è Valpreda che ha già parlato
lui è l'autore di questo attentato
ed il complice è certo sei tu".
"Impossibile - grida Pinelli -
un compagno non può averlo fatto
chi è l'autore di questo delitto
tra i padroni bisogna cercar".
"Stai attento indiziato Pinelli
questa stanza è già piena di fumo
se tu insisti apriam la finestra
quattro piani son duri da far".
L'hanno ucciso perché era un compagno
non importa se era innocente
"Era anarchico e questo ci basta"
disse Guida il fascista questor.
C'è un bara e tremila compagni
stringevamo le nostre bandiere
noi quel giorno l'abbiamo giurato
non finisce di certo così.
Calabresi e tu Guida assassini
se un compagno ci avete ammazzato
questa lotta non avete fermato
la vendetta più dura sarà.
Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo che caldo faceva
è bastato aprir la finestra
una spinta e Pinelli cascò.
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Anche se non ti ho conosciuto, sto scoprendo la tua storia. Ciao Lele, te ne sei andato pochi giorni dopo aver scritto questo post. E' buffo, ma proprio grazie a quella tecnologia che ci stritola, e contro cui lottavi dagli anni settanta, dal tuo attivismo in Alfa Romeo, resto ancora un poco fra noi. Adesso riposa in pace. Nessuno ti disturbera' piu'.
RispondiEliminahttp://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/08/02/news/trovato-morto-lele-taborgna-nella-sua-casa-al-casonetto-1.5495304