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martedì 13 settembre 2011

Fame da rivoluzione. Rivoluzione da fame. Come eravamo, 1971-1972.

Settembre 1971, settembre 1972. Cataldo e io, coppia fissa, tempo pieno, Monza. Fabbriche e scuole, piazze strade quartieri. La sede in Spalto Piodo guarda su un Lambro melmoso, grigio, puzzolente. Solo pantegane, da un chilo, riescono ad attraversarlo. Pesci, zero. Pensare che uno slogan, diceva “fascisti carogne, tornate nelle fogne”. Che potevamo dire “venite a trovarci, che noi, nelle fogne, ci siamo già”. Non potevamo, nemmeno, essere pesci nell'acqua, che anche Mao ci avrebbe detto di starne fuori. Comunque, bello. Philips, Simmenthal, Piaggio, Delchi, Singer e altre, le fabbriche. Scuole, tante. Monza centro della Brianza, dodici km da Milano, 180mila abitanti. Bisognava stare là. Mauro butta colore sul muro del capannone e scrive, allora si usava così, una campale “Brianza, svegliati, è l'ora del Comunismo”. Hai voglia, di lavorare...
Cata' è licenziato Autobianchi, in attesa del militare. Io sono disoccupato, in attesa del militare. Siamo liberi, per la Brianza, attendendone il risveglio. Intanto. La rivoluzione non è un pranzo di gala... Ho capito, ma nemmeno morire di fame. E invece, fame, fame. Si aspetta l'uscita della Philips, alle 17, perché Cosimo, Sergio e gli altri, d'abitudine, ci portano un panino con la simmenthal. Si dorme dove si può, dove si deve... In Via Settembrini, Milano, sono le puttane a regalarci cinquecento lire. Intanto si regge, davanti a fabbriche, scuole, quartieri. Ogni giorno.
Cata', raggiante, una volta, a Monza, dice: “Oggi andiamo in Autobianchi, ho vinto la causa”. Treno per Desio. Appuntamento con Capo del Personale, secondo turno, ore 14.00. Io aspetto fuori, dalla fabbrica. Passano quaranta/quarantacinque minuti, e torna. “Allora? Ricominci a lavorare?” - “No, non mi reintegrano, mi pagano stando fuori, devo continuare la causa”. Intanto, un assegno, dei soldi, ci sono. Treno. Ritorno a Monza. Dietro al Duomo c'è ancora un ristorante aperto. Cata' offre da mangiare. Cucina chiusa, solo melanzane alla parmigiana. Le migliori della nostra vita.
Alle cinque, uscita Philips, arriva il panino simmenthal. Si mangia anche quello.
Oggi, doppia razione. Chi ci ferma più?

*Il quadro è sempre di Leopoldo Cuspinera Madrigal. Non ho foto, dell'epoca. 

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