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sabato 10 settembre 2011

Via Tibaldi, conclusione. Comincia Monza... Giugno 1971. Preso da un certo Mauro.

Via Tibaldi, dopo lo sgombero, apre alla concessione di case per gli occupanti. Seguiranno molte altre occupazioni, da Via Cilea, Via Bisceglie, Via...
Si organizza la manifestazione, quella di "Abbiamo vinto". Riunione alla casa dello Studente di Viale Romagna. Per i servizi d'ordine. In un centinaio, alle tre del pomeriggio, ci si accorda, tipo: testa al Collettivo Autonomo di Architettura, che tanto ha fatto per ospitare tutti; centro a Lotta Continua, coda a Lotta Comunista, di Ingegneria. Principio base: difesa e salvaguardia del corteo, dei manifestanti, e del suo proseguimento in caso di cariche. Niente simboli di organizzazione. Striscione unico di testa. Bandiere, una selva, anonime. Tutto bene. Sabato di sole. Tanta gente, si dice trentamila anche se non è vero, ma sembra vero.
Nei miei cordoni, per capire cos'era Lotta Continua, al mio fianco c'era un cane sciolto un po' anarchico, altri simili, io che non sapevo da dove venivo e dove andavo... Ma eravamo il Servizio d'Ordine di Lotta Continua. Misteri. Da allora, l'han cominciata a chiamare, Lotta Continua, spontaneista.
Seduto fuori di Architettura, più o meno in quei giorni, proprio per un'assemblea, sul marciapiede davanti all'ingresso, si avvicina una valchiria, minigonna estremista, di jeans. "Ciao", dice sedendosi al mio fianco sinistro, quello debole. Ha appena detto di essere di Monza, la tipa, che si avvicina uno con barba, sorridente e fa: "Ciao, mi chiamo Mauro..., e tu?" - "Lele", rispondo cortese... - "Lele... sei stato in Via Tibaldi.." - "Sì..." - "Ho una proposta da farti: A Monza, c'è un'occupazione, piccola, una sola famiglia, nel Centro Sociale Cantalupo. Verresti a darci una mano, stando là...". Il mio "sì" comportò il trasferimento immediato a Monza, brevissima conoscenza della Valchiria, troppo nervosa, e guardia al Centro Sociale Cantalupo.
Destino di famiglia, quello di fare la guardia; mio padre, dopo il periodo di fattorino in Ufficio Pubblicità della Carlo Erba, per guadagnare in più, accettò l'incarico di vigilanza diurna agli ingressi della sede di Via Imbonati.
L'invito di Mauro Rostagno, a Monza, mi fece conoscere, per qualche anno, come "Lele di Monza".

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